Giulia Compagnoni

1: Presentati in poche parole: Chi sei? Cosa fai nella vita, Dove vivi?..

Ciao a tutti, sono Giulia Compagnoni, sono una ragazza di 23 anni (appena compiuti) che pratica scialpinismo e corsa in montagna. Vengo da un piccolo paese dell’Alta Valtellina, Madonna dei Monti, localizzato tra Santa Caterina e Bormio.

Vivere qui agevola molto la pratica dello scialpinismo e della corsa in montagna.

Mi basta uscire da casa per trovare sentieri e strade poco trafficate. Basti pensare che in inverno se la neve è abbondante riesco addirittura a sciare sotto casa.

Sono atleta professionista di scialpinismo. Tre anni fa infatti, grazie ai risultati sportivi conseguiti, sono entrata a far parte del centro sportivo esercito di Courmayeur. È stato un grande passo perché la mia passione si è trasformata in un lavoro, così posso allenarmi nelle migliori condizioni. Contemporaneamente frequento l’università di scienze motorie a Milano e tra pochissimo mi laureo. Conciliare entrambe le cose non è semplice ma le soddisfazioni sono tante. Non amo la monotonia.

2: Cosa hai provato quando hai messo gli sci d’alpinismo la prima volta?

La prima volta che ho messo gli sci d’alpinismo avevo 10 anni con mio papà, mi aveva prestato l’attrezzatura mia zia (scarponi pesantissimi, sci da discesa) e mi ricordo che avevo fatto le vesciche ai piedi, un dolore. Siamo andati in Val Zebrù, una valle del mio paese che è pianeggiante e ho fatto una fatica allucinante. Quando sono arrivata alla macchina ho guardato mio papà e gli ho detto: “mai più” e per fortuna che poi ho cambiato idea. Quindi diciamo che non è stato “amore a prima vista”.

3: Come si costituisce il tuo allenamento?

A livello d’allenamento sono leggermente particolare, nel senso che la maggior parte degli atleti ha un programma ben definito che segue passo passo, io sono totalmente l’opposto, seguo tantissimo le mie sensazioni e in base a quelle programmo cosa e come fare sempre seguendo una logica. Ho provato a seguire programmi da vari allenatori, anche se erano bravissimi, io preferivo gestirmi autonomamente.

4: Dov’è che preferisci allenarti e perché?

L’allenamento in estate si compone di uscite in bici da corsa, in mountain bike, camminate e corse (che sono le mie preferite). Da quest’anno mi sono leggermente avvicinata all’arrampicata per rafforzare le braccia. In inverno invece alterno la corsa con uscite con le pelli di foca.

Il mio allenamento preferito è la salita al Forcellino (1300 m di dislivello). Il Forcellino è la montagna che si trova vicino a casa mia e sia d’estate che d’inverno mi alleno qui. Lo spettacolo è in cima, si ha una vista spettacolare su Bormio.

5: Come mai proprio lo Skialp e non un altra attività?

Io sin da piccola ho praticato diversi sport (nuoto, danza, sci di fondo, pallavolo) ma sentivo che  nessuno di questi faceva per me. Poi all’età di 15 anni grazie anche alla mia amica Francesca, abbiamo creato un gruppo di ragazze dello scav (sci club Alta Valtellina) sotto la guida di Davide Canclini  e abbiamo iniziato ad allenarci insieme e successivamente a fare gare di scialpinismo. I risultati, a mia sorpresa, sono stati immediati e sono stata selezionata già nella categoria cadetti a partecipare alla coppa del mondo. E ora inizio il mio 9 anno di gare.

6: Il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno nel cassetto sarebbe partecipare e ottenere possibilmente un buon risultato a una gara delle La Grande Course.

7: Quante gare hai affrontato e quali sono stati i tuoi risultati migliori?

Il numero delle gare cui ho partecipato è alto, sinceramente non so definire numericamente quante.

Quelle che ricordo con piacere sono i mondiali a Verbier dove ho vinto nella categoria junior sia l’individuale che il verticale e concluso 2^ nella specialità sprint e i mondiali di Alpago-Piancavallo dove ho concluso 2^ nell’individuale, 1^ nel vertical nella categoria espoir (under 23).

8: La montagna più bella che hai visto/scalato? Oppure quella a cui sei più affezionata?

In primavera, per staccare dalle gare, mi piace “fare montagne”. Quella che mi ha colpito particolarmente è stata la cresta Suldengrat sul Gran Zebrù (3851 m), molto impegnativa ma davvero bella. E la salita all’Ortles dalla cresta Hochjochgrat dove ho ammirato un’alba bellissima.

10: Hai avuto dei “miti”? Dei personaggi che ti hanno ispirato

I miei “miti”, sin da quando ho iniziato, sono Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini che oltre ad essere grandissime atlete sono persone fantastiche che mi hanno aiutata a crescere sportivamente e svelato qualche loro segreto.

11: Prossimi progetti/gare?

Ormai la stagione estiva si è conclusa, le prossime gare saranno i campionati italiani di sprint, vertical e staffetta a inizio dicembre, valevoli come selezioni per la coppa del Mondo. Da lì poi programmerò le successive gare.

12: Hai qualcuno che vorresti ringraziare? 

Vorrei ringraziare il centro sportivo esercito che mi permette di fare ciò, la mia famiglia e il mio ragazzo che mi sono supportano ma soprattutto sopportano.

13: Un saluto per il nostro Blog?

Un saluto a tutti, ci si vede in montagna.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *