Camilla Bendazzoli
1: Presentati in poche parole: Chi sei? Cosa fai nella vita, Dove vivi?..
Ciao, mi chiamo Camilla Bendazzoli e sono originaria della provincia di Vicenza, anche se adesso vivo e studio a Rovereto. Nella vita, a parte l’Università, arrampico.
2: Cosa provi quando arrampichi?
Di sport ne ho provati tanti, ma scalare è l’unica cosa che mi ha sempre messa a confronto con i miei limiti, non esiste una zona grigia.. O provi o non ci provi e sta a te deciderlo. Forse è questo che mi ha sempre affascinata: il “toccare con mano” che volere è potere e questo mi rende felice.
3: Come si costituisce il tuo allenamento?
Il mio allenamento penso non sia niente di fuori dal comune, cerco di combinare forza e resistenza a seconda dei periodi e dei progetti.
4: Dov’è che preferisci allenarti e perché?
Al momento mi alleno principalmente a Rovereto, anche se quando riesco cerco di tornare nella palestra “di casa” a Schio, luogo in cui sono praticamente cresciuta.
5: Parlaci di quando sei salita sul Cique Uve? Quali erano le tue sensazioni prima di farla e dopo quando ci sei riuscita
Sensazioni? Sicuramente salirlo mi ha dato una gran soddisfazione perché sono passata dal pensare che l’ultimo singolo non mi sarebbe mai riuscito al moschettare la catena, ma non credo che se avessi continuato a fallire ancora per qualche mese sarebbe cambiato qualcosa. Sono stata poche volte veramente affezionata ad un progetto, proprio perché è l’arrampicata che mi piace e ogni volta che riesco a salirne uno sono felice, a prescindere che sia 8c o meno.
6: Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto era di chiudere un 8b+. Sarà il come suona pronunciare “ottobipiú”, ha qualcosa di grazioso. Quindi direi che adesso è tutto regalato.
7: Quante gare hai affrontato e quali sono stati i tuoi risultati migliori?
Ho iniziato a gareggiare quando avevo otto o nove anni, i miei migliori risultati li ho ottenuti nel circuito di coppa Italia sia lead che boulder.
8: Il posto a cui sei più affezionata?
Forse Arco.. Mi piace troppo l’atmosfera che si respira, uno scalatore lì si sente a casa.
9: Hai avuto dei “miti”? Dei personaggi che ti hanno ispirato?
Bernardino (Dino) Lagni. Ex campione del mondo lead e soprattutto persona meravigliosa, una passione incredibile che riesce a trasmettere a chiunque gli sia vicino. Nonostante abbia sempre lavorato non ha mai smesso di allenarsi con determinazione e di concatenare successi.
10: Prossimi progetti/gare?
Ecco.. Parlando di progetti, prima ho scritto che sono pochi quelli a cui mi sia affezionata, uno di questi è Reini Murata, una via nella falesia del pueblo che mi piacerebbe tanto riuscire a salire.
11: Hai qualcuno che vorresti ringraziare?
Ringrazio wildcountry e Scarpa per il supporto, i miei genitori che mi hanno permesso di coltivare questa passione e Dino Lagni per essere sempre stato un esempio prima che un allenatore.
12: Un saluto per il nostro Blog?
Arrivederci e auguri 😂